[The Newsroom] Felicità euforica

[talpy]

Titolo: Felicità euforica
Fandom: The Newsroom
Rating: SAFE
Parole: 325
Prompt: Cowt8 Week 8 Missione 5-Euforia.
Note: non betata.


Will si risvegliò pian piano, disturbato dai raggi del sole sul viso; quando si rigirò verso l’interno del letto, non riuscì a trattenere un piccolo sorriso nel vedere la sua fidanzata ancora nel mondo dei sogni. Invece di scuoterla e svegliarla, decise di cogliere quell’occasione più unica che rara di poter osservare Mac immobile. Normalmente la sua produttrice era in costante movimento, se non fisico da un ufficio all’altro sicuramente mentale, facendo collegamenti e rielaborando qualche notizia. La sua passione era forte e irruente, decisamente difficile da ignorare, ma anche ciò che la rendeva così unica ai suoi occhi.

Erano passati troppi anni da quando l’aveva potuta ammirare con tutta calma, senza quell’eco di dolore che generalmente gli faceva compagnia. Il fatto di poterla stringere a sé lo rendeva praticamente euforico, forse anche più di quella notte in cui Ob-Osama era morto.

Sapeva bene che al di fuori di quella porta c’erano centomila problemi cui pensare, in primis alla causa con Santana e poi a come risolvere la crisi di fiducia dei telespettatori dopo il flop di Genoa, ma in quel preciso istante poteva rimanere perso in contemplazione.

Dopo un po’, osservò Mac cominciare ad aprire gli occhi con le sopracciglia leggermente aggrottate, come se non sapesse bene dove fosse. Quando però vide che era a letto con Will al suo fianco che la guardava, rilassò il viso e un grande sorriso le illuminò lo sguardo; Mac gli disse un buongiorno ancora un po’ assonnato ma sereno.

I due si avvicinarono, ancora avvolti nelle lenzuola, toccandosi con la fronte chiudendo gli occhi. In genere lo spazio tra loro era praticamente straripante di parole e azioni dinamiche, ma in quel momento c’era soltanto il silenzio di due persone che -finalmente- non avevano bisogno di parlare per comunicare. I loro demoni personali, gli ostacoli al loro lavoro e le azioni altrui in quell’istante non potevano toccarli, ancora presi dall’euforia del fatto che sarebbero stati per sempre insieme.