[Avatar] Three letters never written
Feb. 11th, 2016 10:05 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Title: Three letters never written
Fandom: Legend of Korra /Avatar: the last airbender
Wordcount: 463
Warning: missing moment
Prompt: Cow-t 6: almeno 300 parole su “Forza interiore”.
Note: Ambientata teoricamente durante di flashback della 4x02 -Korra Alone.
Prima lettera –tre settimane dopo la partenza da Republic City
Korra fissa il foglio bianco davanti a lei, la penna inerte nella sua mano. Comincia a scrivere “Cara Asami”, ma non riesce ad andare oltre. Vorrebbe trovare una maniera efficiente per dirle che resterà più di qualche settimana al Polo Sud, ma non le vengono in mente le parole adatte. Comincia a provare quel senso di frustrazione che ormai sta diventando sempre più familiare, e appallottola il foglio per gettarlo via.
Gli occhi le s’inumidiscono per la rabbia: che razza di Avatar è, che non riesce neanche a scrivere una lettera? Le hanno sempre detto che è forte, interiormente e fisicamente, ma raramente si è sentita debole come in quel momento. Irritata, sposta la sedia a rotelle per andare sul balcone. Lì, una volta tranquillizzata dal sereno cielo notturno, si ripromette di scrivere ad Asami il giorno dopo.
Seconda lettera –sei mesi dopo
Sbuffando, Korra appallottola l’ennesimo foglio, gettandolo dietro di lei nella pila che si è creata. Si appoggia al tavolo sospirando, tenendosi la testa tra le mani. Ancora una volta si ritrova incapace di trasmettere i suoi sentimenti sulla carta. Sono passati ormai sei mesi, ma non è riuscita a scrivere nemmeno una lettera di risposta a tutte quelle che ha ricevuto, nonostante il desiderio di confidarsi con Asami come riuscivano a fare di persona a Republic City, o come l’altra riesce a fare nelle sue lettere.
Vorrebbe tanto ringraziarla per i suoi racconti e gli innumerevoli incoraggiamenti, condividere con lei la gioia di essere riuscita a camminare così tanto, ma è come se quando mette la penna sul foglio il suo cervello si svuotasse.
Sospira, riappoggiandosi sullo schienale della sedia, quando decide di rimandare ancora una volta la stesura. Quando riuscirà a fare più di qualche passo sarà una notizia più corposa, si giustifica, e forse con la forza fisica le ritornerà anche quella interiore.
Terza lettera –due anni e mezzo dopo
Guarda di nuovo quel foglio con sopra scritto “Cara Asami”. Non prova più la frustrazione di due anni e mezzo prima, ma ritrova la quieta rassegnazione alla sua incapacità di scrivere che credeva di aver perso sei mesi prima. Era finalmente riuscita a scrivere qualche lettera in quel periodo, superando quel blocco di timori e ansie che le impedivano di confidarsi con Asami, ma in questo momento si è bloccata di nuovo.
Dovrebbe essere una semplice lettera per avvisarla del suo arrivo, ma qualcosa in lei tentenna ancora una volta. Getta un occhio sulla sacca a terra, cosciente del fatto che deve partire presto; con un sospiro, si alza e l’afferra. Un arrivo a sorpresa forse le farà più piacere, si dice. Quasi alla soglia lancia un ultimo sguardo al foglio, ma si gira ed esce dalla stanza.
Fandom: Legend of Korra /Avatar: the last airbender
Wordcount: 463
Warning: missing moment
Prompt: Cow-t 6: almeno 300 parole su “Forza interiore”.
Note: Ambientata teoricamente durante di flashback della 4x02 -Korra Alone.
Prima lettera –tre settimane dopo la partenza da Republic City
Korra fissa il foglio bianco davanti a lei, la penna inerte nella sua mano. Comincia a scrivere “Cara Asami”, ma non riesce ad andare oltre. Vorrebbe trovare una maniera efficiente per dirle che resterà più di qualche settimana al Polo Sud, ma non le vengono in mente le parole adatte. Comincia a provare quel senso di frustrazione che ormai sta diventando sempre più familiare, e appallottola il foglio per gettarlo via.
Gli occhi le s’inumidiscono per la rabbia: che razza di Avatar è, che non riesce neanche a scrivere una lettera? Le hanno sempre detto che è forte, interiormente e fisicamente, ma raramente si è sentita debole come in quel momento. Irritata, sposta la sedia a rotelle per andare sul balcone. Lì, una volta tranquillizzata dal sereno cielo notturno, si ripromette di scrivere ad Asami il giorno dopo.
Seconda lettera –sei mesi dopo
Sbuffando, Korra appallottola l’ennesimo foglio, gettandolo dietro di lei nella pila che si è creata. Si appoggia al tavolo sospirando, tenendosi la testa tra le mani. Ancora una volta si ritrova incapace di trasmettere i suoi sentimenti sulla carta. Sono passati ormai sei mesi, ma non è riuscita a scrivere nemmeno una lettera di risposta a tutte quelle che ha ricevuto, nonostante il desiderio di confidarsi con Asami come riuscivano a fare di persona a Republic City, o come l’altra riesce a fare nelle sue lettere.
Vorrebbe tanto ringraziarla per i suoi racconti e gli innumerevoli incoraggiamenti, condividere con lei la gioia di essere riuscita a camminare così tanto, ma è come se quando mette la penna sul foglio il suo cervello si svuotasse.
Sospira, riappoggiandosi sullo schienale della sedia, quando decide di rimandare ancora una volta la stesura. Quando riuscirà a fare più di qualche passo sarà una notizia più corposa, si giustifica, e forse con la forza fisica le ritornerà anche quella interiore.
Terza lettera –due anni e mezzo dopo
Guarda di nuovo quel foglio con sopra scritto “Cara Asami”. Non prova più la frustrazione di due anni e mezzo prima, ma ritrova la quieta rassegnazione alla sua incapacità di scrivere che credeva di aver perso sei mesi prima. Era finalmente riuscita a scrivere qualche lettera in quel periodo, superando quel blocco di timori e ansie che le impedivano di confidarsi con Asami, ma in questo momento si è bloccata di nuovo.
Dovrebbe essere una semplice lettera per avvisarla del suo arrivo, ma qualcosa in lei tentenna ancora una volta. Getta un occhio sulla sacca a terra, cosciente del fatto che deve partire presto; con un sospiro, si alza e l’afferra. Un arrivo a sorpresa forse le farà più piacere, si dice. Quasi alla soglia lancia un ultimo sguardo al foglio, ma si gira ed esce dalla stanza.