[Teen Wolf] Accident prone

[talpy]

 Titolo: Accident prone

Rating: Safe

Fandom: Teen Wolf

Parole: 558

Note: Cow-t 9, M2, Cadere e farsi male. Grazie a Chibi per il prompt: Stiles che anche se è un lupo mannaro continua a cadere e a farsi male.

 

Derek cercò di sembrane il meno cospicuo possibile mentre si avvicinava al liceo. Per quanto fosse disperata la sua situazione, non voleva peggiorarla facendosi guardare con sospetto dalla gente di Beacon Hills: non c'erano molte ragioni per cui un uomo di venticinque anni dovesse fissare gli studenti mentre uscivano. Però non poteva farne a meno: era un omega in fuga e aveva bisogno dell'aiuto di un Alpha. La città era permeata dal suo odore, ma era riuscito a seguirlo fino alla scuola: che fosse insegnante o studente, era un luogo che frequentava spesso.

 

Fu così che si ritrovò a osservare la massa di persone che si dirigeva verso casa, cercando di individuare chi fosse l'Alpha. Quando stava quasi per arrendersi e andarsene via, gli arrivò una fortissima ondata di odore: doveva essere lì vicino! Il suo naso lo portò verso il parcheggio, dove c'erano ancora molti studenti che chiacchieravano prima di tornare a casa. Lì vide un ragazzo allampanato che sembrava dirigersi verso una Jeep blu: era così permeato di quell'odore... che fosse lui l'Alpha?

 

Mentre si poneva quella domanda, l'oggetto delle sue osservazioni inciampò letteralmente su niente e cadde a terra, lasciandosi sfuggire un gemito di dolore. Derek non poté fare a meno di tre un piccolo sbuffo divertito. No, si disse, un Alpha non poteva essere così privo di coordinazione.

 

Mentre cercava di seguirlo di soppiatto, aspettando che si dirigesse verso l'Alpha, Derek continuò a meravigliarsi di come il ragazzo (che aveva sentito altre persone chiamare Stiles) non fosse permanentemente pieno di cerotti o immerso in una palla di gomma. Non faceva altro che cadere, inciampare e sbattere contro qualsiasi cosa, poteva quasi essere affascinante se non fosse così preoccupante. Dentro di sé cominciò a provare simpatia verso i suoi genitori: avere un figlio così prono agli incidenti non poteva essere rilassante.

 

Forse era troppo preso da quei pensieri, forse i suoi sensi erano peggiorati da quando era diventato un omega, in ogni caso il risultato fu lo stesso: qualcuno lo colpì con abbastanza forza alla nuca da farlo svenire.

 

Si risvegliò incatenato a una sedia e bloccato da un cerchio di mountain ash. Per un attimo fu preso dal panico: che gli Argent lo avessero catturato? Però in fondo alla stanza buia vide brillare un paio di occhi rossi da Alpha: la cosa, sebbene fosse comunque preoccupante, lo tranquillizzò un minimo.

 

L'alpha cominciò a parlare, mentre cominciava a uscire dall'ombra.

– Bene bene bene...un omega tutto solo nel mio territorio...–

Tuttavia, quando finalmente poté vederlo, Derek non poté fare a meno di restare a bocca aperta.

– Tu sei l'Alpha? –

Stiles ringhiò, mentre le sue guance si colorarono leggermente di rosso.

– Non pensare di sottovalutarmi solo perché sono giovane! –

– Ma ti ho visto cadere mentre uscivi dalla macchina! Come può un Alpha avere delle capacità motorie così scarse?

 

A quella frase qualcun altro nella stanza si lasciò sfuggire una risata soffocata, che fece imbarazzare ancora di più l'Alpha.

– Zitto Scott! In ogni caso, – continuò, cercando di recuperare un po' di contegno, – come mi muovo non è importante in questo momento. È evidente che cercavi l'Alpha di questo territorio. Che vuoi?–

 

Derek fece un profondo sospiro e cominciò a raccontare: sperava solamente che quello strano Alpha dagli occhi così inquisitori potesse finalmente aiutarlo ad avere un po' di stabilità.