[Originale] La corona del Re

[talpy]

Titolo: La corona del Re
Fandom: Originale
Rating: SAFE
Parole: 477
Prompt: Cowt8 Week 8 Missione 5-Superbia.
Note: non betata.

Il Re sedeva sul suo trono da mattina a sera, la testa alta nonostante il peso della corona. La sua espressione rimaneva sempre impassibile, quasi come se fosse scolpita nella pietra; dopotutto, cosa mai avrebbe potuto stupirlo o scuoterlo? Era il Re e sarebbe rimasto tale finché l’ultimo alito di vita non avrebbe lasciato il suo corpo.

 

Un tempo il Re non era così: all’inizio del suo regno, quando aveva dovuto sostituire suo padre in giovane età, era talvolta esitante e chiedeva aiuto ai suoi consiglieri, chiedendo talvolta anche l’approvazione di sua madre. Però il Re nel suo profondo si sentiva a disagio: ricordava bene la forza del padre e il modo in cui sembrava sapere tutto ciò che succedeva, e non sapeva come fare per diventare come lui. Si trascinò questo peso interiore per qualche tempo, senza darlo a vedere a chi gli stava attorno; sfortunatamente, questo voleva dire che nessuno fu in grado di prevenire ciò che sarebbe successo.

 

Il Re stava cavalcando in direzione del castello su una strada abbastanza trafficata, attorniato da alcuni dei suoi cavalieri più fidati. Tra le diverse persone che stavano circolando intorno a lui, la sua attenzione fu attirata da una figura avvolta in un mantello nero, un po’ fuori luogo in quella giornata luminosa. Era una vecchietta, la quale offrì con un sorriso senza denti una boccetta al suo sovrano, sussurrandogli che se avrebbe bagnato la sua corona con quella pozione avrebbe risolto il suo problema.

 

Nel buio delle sue camere il Re fece come gli aveva detto, guardando meravigliato la sua corona brillare prima di tornare al suo normale colore. Quando l’alzò per mettersela, le sue mani tremavano dall’emozione: cosa sarebbe successo, come sarebbe diventato? Il mondo gli sembrò tingersi di bianco quando il metallo gli toccò il capo.

 

Da allora la mente del Re riusciva a toccare ogni luogo del regno, dalle sale più grandi agli angoli più remoti. Cominciò a passare tutte le sue giornate seduto sul suo trono, esaminando cosa stesse succedendo e cosa stava facendo il suo popolo. Man mano i membri della sua corte cominciò a diminuire e a evitarlo, sentendo che al Re non importava più dei loro consigli o della loro compagnia. Il sovrano rimase indifferente a tutto ciò: grazie alla sua corona riusciva a sapere tutto, non poteva essere sorpreso.

O almeno, così credeva.

 

Il Re cadde all’indietro sul pavimento, la corona che tintinnava nel suo rotolare via. Mentre perdeva sangue dalla ferita sul petto, con la neonata lucidità di chi sta per morire maledisse la sua superbia. La troppa fiducia nei poteri della sua corona l’aveva spinto a sottovalutare chi aveva una certa apparenza, e non pensava che dietro a quel bardo cencioso si nascondesse un assassino. Nei suoi ultimi attimi di vita, gli sembrò di sentire in lontananza la risata della vecchia che aveva causato tutto.