talpy: (Ninfea)
talpy ([personal profile] talpy) wrote2017-02-25 07:46 pm

[Originale] Loop

Titolo: Loop
Fandom: Originale
Wordcount: 960
Prompt: Cow-t 7: almeno 500 parole su “all’ultimo minuto”.
Note:...l’ispirazione a volte è strana.

Jane atterra sul corridoio con una capriola, per poi subito rialzarsi e prendere in mano la sua arma. Comincia a camminare cercando di fare il meno rumore possibile, controllando che ogni stanza del vecchio edificio sia vuota. Secondo le sue informazioni non dovrebbe trovare grandi difficoltà, ma sa che è meglio essere all’erta in questi casi. L’oggetto che deve recuperare è vitale per la sicurezza del paese, sa che non è una missione che può mandare all’aria.

Qualche minuto dopo, l’attacco di un soldato dimostra che la sua cautela non era stata vana; i due cominciano un rapido duello di spada, Jane a malavoglia doveva ammettere a sé stessa che era un buon combattente: con un attacco a sorpresa con una lama nascosta, la ferisce al braccio, ma la ferita non le impedisce poi di vincere lo scontro colpendolo al cuore.

Rapidamente riprende la sua ricerca, e dopo un po’ i suoi sforzi sono premiati: quando riconosce in un angolo della stanza lo scrigno da recuperare, si dirige lì con un sospiro di sollievo. Col cuore in gola lo apre, ma quando fa per afferrare l’oggetto, viene avvolta da una strana luce bianca.
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Jane atterra sul corridoio con una capriola, per poi subito rialzarsi e prendere in mano la sua arma. Comincia a camminare cercando di fare il meno rumore possibile, controllando che ogni stanza del vecchio edificio sia vuota. Secondo le sue informazioni non dovrebbe trovare grandi difficoltà, ma qualcosa le dice che in questo caso è meglio essere all’erta. L’oggetto che deve recuperare dovrebbe essere vitale per la sicurezza del paese, sa che non è una missione che può mandare all’aria.

Qualche minuto dopo, l’attacco di un soldato dimostra che i suoi istinti non erano sbagliati; i due cominciano un rapido duello di spada, Jane a malavoglia doveva ammettere a sé stessa che era un buon combattente, anche se riusce ad indovinare alcune delle sue mosse: con un attacco con una lama nascosta, la ferisce al braccio, ma la ferita non le impedisce poi di vincere lo scontro colpendolo al cuore.

Rapidamente riprende la sua ricerca, ma qualcosa le dice di fermarsi davanti ad una porta specifica: quando riconosce in un angolo della stanza lo scrigno da recuperare, si dirige lì con un sospiro di sollievo, anche se qualcosa le dice che dovrebbe restare all’erta. Col cuore in gola lo apre, ma quando fa per afferrare l’oggetto, viene avvolta da una strana luce bianca.
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Jane atterra sul corridoio con una capriola, per poi subito rialzarsi e prendere in mano la sua arma, e l’azione le sembra incredibilmente familiare. Comincia a camminare cercando di fare il meno rumore possibile, controllando che ogni stanza del vecchio edificio sia vuota. Secondo le sue informazioni non dovrebbe trovare grandi difficoltà, ma qualcosa le dice che in questo caso deve stare all’erta. L’oggetto che deve recuperare dovrebbe essere vitale per la sicurezza del paese, e qualcosa di lei sente la gravità della situazione.

Qualche minuto dopo, l’attacco di un soldato dimostra che i suoi istinti non erano sbagliati; i due cominciano un rapido duello di spada, Jane pensa che potrebbe essere un buon combattente se molte delle sue mosse non fossero prevedibili: con un attacco con una lama nascosta, la ferisce al braccio, ma la ferita non le impedisce poi di vincere lo scontro colpendolo al cuore.

Rapidamente riprende la sua ricerca, ma qualcosa le dice di fermarsi davanti ad una porta specifica, mentre un brivido le passa lungo la schiena: quando riconosce in un angolo della stanza lo scrigno da recuperare, si dirige lì con un sospiro di sollievo, anche se qualcosa le dice che dovrebbe restare all’erta. Col cuore in gola lo apre, ma quando fa per afferrare l’oggetto, viene avvolta di nuovo da una strana luce bianca.
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Jane atterra sul corridoio con una capriola, per poi subito rialzarsi e prendere in mano la sua arma, ma si ferma un attimo quando l’azione ha una familiarità ben diversa dalla fluidità dell’allenamento. Comincia a camminare cercando di fare il meno rumore possibile, controllando ogni stanza del vecchio edificio alla ricerca dell’oggetto. Non le importa che informazioni le hanno dato, i suoi istinti le dicono che c’è qualcosa che non quadra e di restare all’erta.

Qualche minuto dopo, una strana sensazione dietro la nuca le preannuncia l’attacco di un soldato; i due cominciano un rapido duello di spada, dove Jane riesce a prevedere ogni attacco, compreso uno a sorpresa con una lama nascosta che avrebbe potuto ferirla al braccio, e rapidamente vince lo scontro colpendolo al cuore.

Riprende la sua ricerca, ma quando si ferma davanti alla porta un brivido le passa lungo la schiena: quando riconosce in un angolo della stanza lo scrigno da recuperare, si dirige lì provando sollievo ma più in profondità disperazione. Col cuore in gola fa per aprire lo scrigno, ma ferma la sua mano, i suoi istinti in conflitto tra l’impulso, no, il bisogno di aprirlo e un qualcosa di più profondo che le urla di agire diversamente.
In crisi, prende una decisione rapida: poggia lo scrigno a terra e in un lampo lo distrugge con la spada. Tutto viene avvolto dall’oscurità.
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Jane si sveglia ansimando, l’istinto la porta subito a togliersi il casco e a scendere dalla capsula.
- Maledizione Mike! Quante volte ti ho detto di non modificare il programma?
- Ma signorina, io, io-
- No Mike, se all’ultimo minuto non mi fossi accorta che ero bloccata in un loop sarebbero stati guai! I nostri clienti non sarebbero mai usciti! Ora rimedia subito a questo pasticcio, sono stata chiara?

Jane aspetta la conferma dell’altro prima di uscire dal laboratorio, i nervi a fior di pelle.
Maledetti internisti che credevano di poter fare un lavoro migliore della creatrice originale del gioco.